In un contesto nel quale la normativa non prevede la semplice introduzione di nuovi adempimenti, ma si preoccupa fortemente dell’effettività dell’azione di prevenzione, la formazione rappresenta un elemento di fondamentale importanza.

Tenuto conto delle caratteristiche dell’Ente, l’attività di formazione sarà rivolta al personale dell’ente e ai membri del Consiglio, in modo da assicurare la conoscenza e la condivisione degli strumenti di prevenzione della corruzione (P.T.P.C., P.T.T.I., Codice di comportamento) da parte di coloro che svolgono funzioni attive nell’ambito dell’ente. Iniziative specifiche potranno essere dedicate o estese a coloro che collaborano a vario titolo con l’ente.

A tal fine il Responsabile provvederà a predisporre e sottoporre all’approvazione del Consiglio un piano annuale di formazione, comprendente attività formative, distinte in:

– percorsi di formazione “base”, finalizzati ad assicurare la conoscenza e la condivisione degli strumenti di prevenzione della corruzione (P.T.P.C., P.T.T.I., Codice di comportamento) per tutti i dipendenti e collaboratori;

– percorsi di formazione “specifica” dedicati all’approfondimento delle materie inerenti le attività e gli ambiti a maggior rischio di corruzione;

– percorsi di aggiornamento annuale e sistematici in caso di introduzione di novità significative nella disciplina normativa che regolamenta le materie in questione.

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