Nell’ottica di dare concretezza ai principi contenuti nella legge 190/2012, in integrazione alle misure sopra descritte si prendono in considerazione le seguenti ulteriori attività.
10.1 Rotazione del personale
L’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Trento, in ragione delle ridotte dimensioni dell’ente e del numero limitato di personale operante al suo interno (una unità) non può attuare la rotazione del personale.
10.2 Astensione in caso di conflitto di interessi
L’art. 1, comma 41 della L. 190/2012 ha introdotto l’art. 6 bis della L. 241/1990, prevedendo che “Il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale”.
La disciplina del conflitto di interessi e dei casi di astensione, chiaramente prevista in un’ottica di prevenzione della corruzione, è stata riportata all’interno del Codice di Comportamento elaborato in base al DPR 62/2013 e parte integrante del presente piano, in modo da garantirne l’applicabilità da parte del personale. Nelle prossime fasi di aggiornamento del Piano potrà essere predisposta una apposita modulistica per le comunicazioni previste dalla disciplina in questione.
10.3 Monitoraggio e controllo
Riguardo al monitoraggio dei termini per la conclusione dei procedimenti, dei rapporti con la Pubblica Amministrazione, dell’attuazione del P.T.P.C. e del P.T.T.I., la ridotta struttura dell’Ente consente di operare un controllo costante da parte del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione in qualsiasi momento può richiedere ai dipendenti che hanno istruito e/o adottato un provvedimento, di dare per iscritto adeguata motivazione circa le circostanze di fatto e le ragione giuridiche che sottendono all’adozione del provvedimento.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione può in ogni momento verificare e chiedere delucidazioni per iscritto e verbalmente ai dipendenti su comportamenti che possono integrare anche solo potenzialmente fatti corruttivi o illegalità.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione svolgerà verifiche a campione al fine di valutare, in base ai dati anagrafici disponibili, la sussistenza di eventuali vincoli di parentela o affinità, sussistenti tra i soggetti che stipulano contratti con l’Ente o sono destinatari di vantaggi economici di qualunque genere, e i dipendenti dell’ente o i membri del Consiglio.
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